Prestiti INPDAP

Prestito Inpdap dipendenti pubblici 2017

Con il salva Italia, il decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201, l’Inpdap è stato soppresso e le sue funzioni sono state trasferite integralmente all’INPS, che per amministrare le pratiche relative a dipendenti e pensionati pubblici ha creato la Gestione Dipendenti Pubblici.

Nota anche come Gestione ex Inpdap, la Gestione Dipendenti Pubblici si occupa sia della previdenza degli afferenti alla Pubblica Amministrazione che delle varia prestazioni erogate in loro favore. Tra queste prestazioni troviamo i prestiti Inpdap, linee di credito a condizioni agevolate dedicate a dipendenti e pensionati del settore pubblico.

Piccolo prestito Inpdap: caratteristiche e requisiti

I prestiti Inpdap si dividono in piccoli prestiti e prestiti pluriennali. I primi sono prestiti personali che consentono di ottenere somme piuttosto esigue con le quali rispondere a improvvise e urgenti necessità economiche. I prestiti pluriennali invece sono prestiti finalizzati all’acquisto di determinati beni o servizi, con i quali è possibile ottenere somme fino a 150 mila euro. Ma vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.

Per quanto riguarda i piccoli prestiti, questi possono concessi esclusivamente a dipendenti e pensionati pubblici che sono iscritti a un fondo di credito dell’Inps: la Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali. Il prestito può durare 1, 2, 3 o 4 anni e per ogni anno il richiedente può ottenere una somma corrispondente a due mensilità medie nette percepite.

Tuttavia va precisato che la somma finanziabile si riduce a una mensilità media netta per ogni anno nel caso in cui il richiedente abbia in corso sullo stipendio o sulla pensione altre trattenute per cessioni del quinto. Il debito viene infatti ripagato tramite un piano di ammortamento con rate a cadenza mensile decurtate direttamente dalla busta paga o dall’assegno pensionistico. Il tasso è fisso ed è pari al 4,25%.

Piccolo prestito pluriennale Inpdap Inps 2017

I prestiti pluriennali invece vengono concessi dalla Gestione Dipendenti Pubblici solo a fronte di documentate necessità che rientrano nelle casistiche indicate dal Regolamento Prestiti Inps. La durata del piano di rimborso può essere di 5 o 10 anni e l’importo finanziabile varia a seconda della ragione per la quale si richiede il finanziamento, in ogni caso il massimo previsto è di 150 mila euro.

Per i prestiti pluriennali il tasso di interesse è del 3,5% e, come accade per i piccoli prestiti, la rata mensile viene decurtata direttamente dalla busta paga o dal cedolino pensionistico del beneficiario.

Per quanto riguarda i requisiti di accesso al finanziamento, i prestiti pluriennali sono concessi solo a dipendenti e pensionati pubblici iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali e che possano vantare almeno quattro anni di versamento contributivo al predetto fondo.

Ai fini dell’accesso al credito sono richiesti anche quattro anni di anzianità di servizio utile alla pensione. E per i dipendenti pubblici è necessaria la presenza di un contratto a tempo indeterminato.